Bronchite e polmonite: quali sono le differenze
La bronchite e la polmonite sono spesso confuse perché si manifestano con sintomi simili. Eppure distinguere le due patologie è di estrema importanza per trattarle in maniera corretta.
Vediamo le differenza tra bronchite e polmonite:
La bronchite è un’infiammazione della mucosa che riveste i bronchi, cioè di quell’insieme di tubi, simile ai rami di un albero, attraverso i quali passa l’aria che entra ed esce dai nostri polmoni.
È in genere causata da virus che, dopo avere colpito le prime vie aeree (naso e gola), giungono fino ai bronchi, spesso in concomitanza di un raffreddore o un’influenza.
La distinzione fondamentale tra bronchite e polmonite si basa sull’interessamento o meno del tessuto polmonare da parte del processo infettivo. Se il parenchima (così viene chiamato il tessuto che costituisce gli organi solidi) è coinvolto, si parla di polmonite o broncopolmonite, se invece l’infezione interessa solo i bronchi e la trachea, di tracheo-bronchite.
La polmonite è un’infezione nei polmoni generalmente causata da batteri (pneumococco e micoplasma i più comuni). Più raramente è di natura virale o micotica. Le persone che ne sono affette hanno un quadro clinico peggiore di quelle che hanno la bronchite.
Per la bronchite acuta di norma non è richiesta una terapia antibiotica. Sono consigliati antinfiammatori, antipiretici e mucolitici, oltre al totale riposo. La bronchite cronica richiede invece l’uso di broncodilatatori cui verranno associati antibiotici e cortisonici nella fasi di riacutizzazione.
Il trattamento della polmonite prevede l’assunzione di antibiotici. La durata della terapia va valutata caso per caso, comunque mai inferiore ai 7 giorni. Deve essere accompagnata dal riposo e dall’assunzione di liquidi.